Progetto: HAITI

In seguito al terremoto del gennaio 2010 e alla successiva epidemia di colera, Obiettivo Solidarietà si è messa in contatto con un'associazione già operante ad Haiti per inviare i contributi raccolti da alcuni soci.

Dopo gli aiuti iniziali, si è deciso di proseguire attraverso il pagamento degli stipendi di 5 insegnanti.

Abbiamo poi mantenuto il rapporto con Maurizio Barcaro, il fondatore della scuola di Port-au-Prince, che ci ha sempre mantenuti aggiornati sull'andamento della sua splendida iniziativa.

Chi volesse partecipare all'iniziativa con un versamento mensile anche minimo potrebbe farlo compilando il modulo di adesione da trasmettere firmato in formato pdf a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ovvero, con posta ordinaria, a Obiettivo Solidarietà, via Lavinio 25, 00183 Roma.

Care colleghe e cari colleghi,

come ricorderete, alla fine del 2021 le Organizzazioni sindacali presenti in Banca d'Italia hanno promosso un’iniziativa di solidarietà a favore della popolazione di Haiti colpita la scorsa estate da un terremoto.

Tantissimi di voi hanno aderito, e le trattenute dalle vostre buste paga di dicembre ammontano complessivamente a 21.594,43 euro!

La somma raccolta è già stata consegnata a noi di Obiettivo Solidarietà. Come preannunciato, la invieremo a Maurizio Barcaro, che ha creato una missione laica a Port-au-Prince sostenuta da anni dalla nostra associazione.

Nella lettera di ringraziamento che potete leggere cliccando su questo link, Maurizio Barcaro ci descrive l’attuale situazione ad Haiti, sempre drammatica a causa dei disastri naturali e dell’instabilità socio-politica, e ci spiega che prevede di utilizzare la somma ricevuta costruendo sei casette per altrettante famiglie rimaste senza casa a causa del terremoto!

Per ringraziare le Organizzazioni Sindacali che hanno promosso l’iniziativa e tutti coloro che hanno aderito, abbiamo organizzato una videoconferenza Zoom per martedì 1 febbraio alle ore 18:00 nella quale cercheremo anche di collegarci con Maurizio Barcaro.

Il link per la videoconferenza è:

https://us02web.zoom.us/j/84303173351?pwd=a2c4cDF5UmFOWkM5WlBNNHNOVHVKUT09

ID riunione: 843 0317 3351

Passcode: HAITI

Siete tutti invitati!

Abbiamo chiesto a Maurizio Barcaro di raccontarci con un breve video come è iniziata la sua esperienza ad Haiti e quando ha deciso di fondare la sua missione laica per "sostenere i più poveri fra i poveri".

In 20 anni ha raggiunto veramente grandi risultati, anche grazie al nostro sostegno!

Speriamo presto di poter organizzare una diretta Facebook con lui, per farci mostrare la missione dal vero!

 

Maurizio Barcaro, il responsabile delle scuole di Port-au-Prince e Jérémie (Haiti) che da anni sosteniamo, ci ha già riferito che le sue strutture hanno resistito al recente terremoto, ma si è già attivato per portare i primi soccorsi nelle zone del paese colpite più duramente.

Nella lettera riportata qui sotto ci descrive una situazione drammatica, aggravata dai disordini sociali che mettono a rischio la stessa incolumità di chi, come lui, osa avventurarsi in zone non più sotto il controllo della polizia.

L'unica cosa che possiamo fare da qui è inviare un contributo economico straordinario per avviare la ricostruzione delle scuole individuate da Maurizio e sostenere le famiglie dei bambini. Si teme un forte rialzo dei prezzi delle materie prime, per cui dobbiamo agire presto!

Speriamo di poter organizzare presto una diretta Facebook o una videoconferenza Zoom con Maurizio per avere notizie aggiornate. Vi terremo informati!

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Cari amici,

Purtroppo la situazione in Haiti è sempre confusa e critica sia nelle zone terremotate che qui nella capitale dove un'ondata di sequestri in questi giorni fa temere una caduta in un'anarchia totale.

C'è una quasi totale assenza di forze di polizia sulle strade. Se rimani bloccato in un ingorgo, per esempio, rischi di essere rapito se sei un bianco o derubato; purtroppo ci sono ingorghi mostruosi da una decina di giorni perché ogni giorno c'è qualche zona dove è troppo pericoloso passare e quindi tutti rimediano in altre strade che in un momento diventano delle zone dove anche le moto faticano a passare.

Il grosso problema nelle zone terremotate è lo smistamento di aiuti umanitari, alimentari soprattutto. Ci sono città del sud dove si arriva facilmente ma ci sono anche tanti centri cittadini lontani dall'unica strada di passaggio che sono praticamente irraggiungibili con camion o anche macchine. Non è raro trovare delle specie di tendopoli dove gente dei monti scende ogni mattina con la speranza di ricevere qualcosa da qualcuno o da qualche organizzazione, e poi ritornano sui monti la sera.

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