Progetto: Speranza dopo la tempesta!

Il progetto si propone la ricostruzione del villaggio di pescatori di Palle Thallapalem in India, gravemente danneggiato dallo tsunami del 26 dicembre 2004.
Gli interventi messi in cantiere sono:
  1. sostituzione delle barche e delle reti da pesca danneggiate dal maremoto;
  2. costruzione di un magazzino di deposito;
  3. bonifica dei terreni per l’avvio di attività di agricoltura e allevamento;
  4. fornitura di materiale scolastico e istituzione di 4 borse di studio;
  5. ricostruzione di abitazioni civili e realizzazione di un centro comunitario.

Si è in seguito proseguita la collaborazione con le Missionarie dell'Immacolata (Nirmala Sisters) per la realizzazione di un centro per bambini orfani malati di HIV a Vegavaram.

Il 2 ottobre 2012 abbiamo incontrato, presso la sede di Roma delle Suore Missionarie dell'Immacolata, Suor Vandana e alcune sue collaboratrici che ci hanno riferito sullo stato dei progetti sviluppati grazie ai fondi raccolti fra i dipendenti della Banca d'Italia a seguito dello tsunami del 2004, su iniziativa delle Organizzazioni Sindacali.

Come ricorderete, infatti, dopo aver realizzato varie opere infrastrutturali per il villaggio di pescatori di Palle Thallapalam, abbiamo deciso di proseguire la collaborazione con le Missionarie dell'Immacolata, impegnate nella costruzione di un centro per bambini orfani e malati di HIV a Vegavaram.
Il centro è denominato Dr. Sr. Seline Memorial Children Home, in memoria della scomparsa Suor Seline Kaimalet, che ha dedicato molti anni della sua vita alla cura di bambini malati di HIV.
E' stato inaugurato e aperto da Suor Lorenza Calcagni, Madre superiora provinciale.

Le suore ci hanno consegnato anche un breve video che illustra una giornata tipo dei 50 piccoli ospiti della struttura.


Ecco le foto del viaggio in India di Otello Carli per l'inaugurazione

Il giorno è il 26 dicembre 2004. Da quella data molti tra noi hanno imparato e ricorderanno per sempre una parola esotica e terribile: tsunami ! Letteralmente un’onda gigante, sviluppatasi in seguito ad una forte scossa sismica, in grado di sommergere e distruggere tutto ciò che incontra, un muro d’acqua che sotterra e spiana villaggi e città, uccide le persone e gli animali che hanno la sfortuna di trovarsi sulla sua strada. Quel giorno lo tsunami
colpì diversi paesi del sud-est asiatico come l’Indonesia, le Filippine e il grande sub-continente indiano. Flagellò diversi insediamenti lungo la costa portando ovunque morte e distruzione.

E forse, se non avesse colpito anche famose località turistiche, se non avesse provocato delle vittime tra i ricchi turisti occidentali presenti, se la sciagura non fosse stata addirittura ripresa in diretta da chi era sul posto in quei momenti, forse ripeto, non avrebbe avuto così tanta risonanza nei nostri mezzi d’informazione e non avrebbe scatenato una “contro-onda”, per fortuna questa carica di bene e aiuti, con una grande volontà d’intervenire, di aiutare, di rimettere le cose a posto.

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