In seguito al terremoto del gennaio 2010 e alla successiva epidemia di colera, Obiettivo Solidarietà si è messa in contatto con un'associazione già operante ad Haiti per inviare i contributi raccolti da alcuni soci.
Dopo gli aiuti iniziali, si è deciso di proseguire attraverso il pagamento degli stipendi di 5 insegnanti.
Abbiamo poi mantenuto il rapporto con Maurizio Barcaro, il fondatore della scuola di Port-au-Prince, che ci ha sempre mantenuti aggiornati sull'andamento della sua splendida iniziativa.
Chi volesse partecipare all'iniziativa con un versamento mensile anche minimo potrebbe farlo compilando il modulo di adesione da trasmettere firmato in formato pdf a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ovvero, con posta ordinaria, a Obiettivo Solidarietà, via Lavinio 25, 00183 Roma.
Come ogni anno, trasmettiamo gli auguri di Buona Pasqua del nostro amico Maurizio Barcaro, che ad Haiti fornisce cibo e istruzione a centinaia di bambini in mezzo alle mille difficoltà che ci racconta nella sua lettera.
Il tutto, anche grazie al piccolo contributo che mandiamo dall'Italia.
Ecco il suo messaggio e la sua lettera:
Carissimi
Eccoci a un’altra Pasqua insieme, in un cammino che ci dà il privilegio di tendere una mano a quanti hanno bisogno in un paese ‘alla fine del mondo’, come disse il Papa quando fu eletto. Spero che le foto che vi mando siano un augurio che soddisfi la vostra generosità. Sicuramente nella vita di questi bambini ci saranno anche foto di pianto e tristezza e fame e angoscia e altro ma la Pasqua e la Festa della Speranza e in Haiti c’è cosi tanto bisogno di mantenere la Speranza che un giorno il sorriso di questi bambini e quelli in paesi piagati da guerre e dispute, non sia solo occasionale ma diventi una luce che conduca alla pace.
Grazie sempre di tutto, BUONA PASQUA
Dopo mesi molto difficili a causa di una situazione socio-economica disastrosa che ha costretto lo stesso Maurizio a lasciare il paese per alcuni giorni, finalmente la scuola di Port-au-Prince che sosteniamo da anni ha potuto riaprire i battenti e popolarsi di bambini.
Il missionario laico che la gestisce da più di vent'anni (Maurizio Barcaro) ci ha scritto:
Finalmente da due settimane le scuole hanno potuto riaprire, timidamente i bambini sono
tornati e non dico che siamo al pienone ma insomma, tre quarti dei bambini sono presenti, sia
nelle due scuole qui a Port-au-Prince che nella scuola di Jeremie e abbiamo anche cominciato a
fare la mensa per loro.
Con il ritorno dei bambini, e come se la luce sia tornata per tutti in questo periodo buio della vita
in Haiti. Insegnanti, direttori, lavoratori generici sono tornati con tanta voglia di riprendere una
vita 'normale'......nella relativa normalità di Haiti ovviamente.
Il riassunto di questi ultimi durissimi mesi è contenuto in questa sua prima lettera, mentre quest'altra contiene gli aggiornamenti di dicembre.
Da Maurizio e dai bambini e ragazzi della scuola tanti auguri di buon Natale e di buone feste (come vedete hanno realizzato un albero di Natale dedicato proprio a noi!
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Foto del Natale 2022 ad Haiti
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Alla fine del 2021 le Organizzazioni sindacali presenti in Banca d'Italia hanno promosso un’iniziativa di solidarietà a favore della popolazione di Haiti colpita dal terremoto.
Ben 176 colleghi hanno aderito, permettendoci di raccogliere ben 21.594,43 euro!
Con questa somma Maurizio Barcaro, che ha creato una missione laica a Port-au-Prince sostenuta da anni dalla nostra associazione, ha realizzato ben otto casette per altrettante famiglie rimaste senza casa a causa del terremoto nella località L'Asile, a 200km dalla capitale.
Su ciascuna casa è stata apposta una targa che ricorda che la costruzione è stata finanziata dai dipendenti della Banca d'Italia.
I 176 sostenitori, se vorranno, potranno ricevere le schede complete sulle famiglie beneficiarie, che abbiamo sintetizzato nella foto-gallery qui sotto.
Maurizio ci ha tenuti aggiornati sull'andamento dei lavori (vedere gli articoli precedenti sul nostro sito) ed era pronto per festeggiare con noi, in videochiamata, l'inaugurazione delle case che sono già state consegnate alle famiglie.
Purtroppo nel frattempo la situazione socio-economica ad Haiti si è aggravata, c'è in corso una vera e propria guerriglia a pochi chilometri dalla sua missione (vedere lettera allegata), quindi non sappiamo quando potremo vederci.
Potete intanto leggere gli aggiornamenti che ci manda periodicamente (l'ultimo è datato 24 ottobre 2022).
Nonostante la gravità della situazione, le sue lettere si concludono spesso con parole di speranza, e anche noi speriamo di rivederlo presto in videoconferenza Zoom!
Se volete continuare a sostenere Maurizio e le sue iniziative, inviate a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. il modulo di adesione, firmato e scannerizzato, indicando come progetto "Haiti".
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Case costruite ad Haiti grazie all'iniziativa di solidarietà promossa nel 2021 dalle Organizzazioni Sindacali
Casa 1
Famiglia di agricoltori con 3 bambini e la nonna. Vivevano in una baracca di legno e lamiere arrugginite, senza pavimento. Sono molto grati per la nuova casa, perché ora i bambini non saranno più morsi dai topi.
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Casa 2
Vivono come agricoltori e grazie a qualche lavoro occasionale del padre. Avevano una casetta decente, crollata con il terremoto, e sono stati ospitati da agosto un una chiesa, poi hanno costruito una capanna con rami e foglie. Pregheranno per sempre per coloro che hanno finanziato la nuova casa.
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Casa 3
Vedova con quattro figli, aveva una casetta crollata per il terremoto. Quando ha saputo che avrebbe avuto una nuova casa non riusciva a smettere di piangere e non riusciva a credere che sarebbe anche stata pitturata!
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Casa 4
Avendo un figlio e quattro figlie è sempre stato difficile mandare avanti la famiglia; non hanno mai avuto una vera casa, sempre baracche con teloni e lamiere. La mamma ha pianto quando è entrata nella casa e il padre continuava a dire "grazie"!
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Casa 5
Il padre lavora a Santo Domingo come manovale e ogni tanto manda a casa un po' di soldi, per il resto ci pensa la madre dei ragazzi che fa vari lavori. Avevano una casetta mal costruita, crollata per il terremoto. Ringrazia e dice "il Signore non dimenticherà".
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Casa 6
Il padre è morto di malattia tre anni fa, la madre tira avanti come può. Avevano una casetta decente, crollata con il terremoto, poi hanno vissuto in una piccola baracca fatta di rami d'albero e lamiere. La madre dice che pregherà tanto il Signore affinché doni mille volte tanto a chi le ha permesso di avere questa casa.
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Casa 7
Coltivano un piccolo terreno e hanno alcuni animali. La loro casa è stata distrutta dal terremoto e hanno abitato finora in una specie di capanna fatta con lamiere e legname. Il padre dice che avere un tetto sulla sua famiglia toglie tanta ansia dal suo cuore e pregherà sempre per chi lo ha aiutato.
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Casa 8
Il padre è andato a Santo Domingo due anni fa in cerca di lavoro e non se ne sa più nulla, si presume che sia morto. La madre tira avanti come può. Hanno sempre vissuto in una baracca di legno e lamiera. La madre, quando ha visto la casa ha pianto e ha detto che le sembrava una reggia.
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