Il progetto, svolto con la collaborazione di un'associazione locale di volontari (ARRO), è nato nel 2005 per lo sviluppo rurale in una zona limitrofa al distretto di Afgoye al fine di consentire l'autosufficienza alimentare ed economica delle famiglie del posto attraverso la coltivazione di terreni e l'allevamento di pollame e bovini. I beneficiari diretti sono un centinaio di famiglie di contadini che si occupano delle necessità di circa 300 bambini orfani affidati alle loro cure in collaborazione l’associazione ARRO.
Nella zona in cui operiamo, la popolazione è di tradizione contadina. La fornitura di semi, il ripristino e la manutenzione di canali e di pozzi tradizionali nei villaggi, coordinati dall’associazione locale ARRO, permette di continuare a sostenere il numero sempre crescente di bambini orfani, nutrendoli e assistendoli nella crescita, nell’educazione sia scolastica che civile per un avvenire migliore nella propria terra.
Il Cyber Center, realizzato anni fa, continua ad essere un centro di conoscenza ed aggregazione, i corsi sono frequentatissimi, anche da ragazzi paganti esterni.
Il dramma della guerriglia produce eserciti di sfollati con molte donne e bambini malnutriti che vagano alla ricerca di acqua potabile e cibo. L’associazione ARRO cerca di assisterli fornendo loro un temporaneo rifugio, il necessario per sopravvivere e assistendoli nelle campagne igienico-sanitarie, tra cui la vaccinazione anticolera e antidiarrea con il generoso contributo di medici volontari.
In precedenza la nostra Obiettivo Solidarietà ha collaborato anche con Orphanage Association per sostenere 40 ragazzi orfani fino all'adozione da parte di famiglie locali.
La bontà dei nostri interventi in Somalia è sottolineata e riconosciuta anche da personaggi politici somali che spesso frequentano il nostro paese e colgono l’occasione per ringraziarci.
I volontari di Arro, stanno continuamente fronteggiando una situazione di estrema emergenza riguardante un alto numero di profughi interni in fuga dalla guerra civile a cui hanno fornito e forniscono generi di prima necessità (acqua, viveri, medicine e vestiario). Purtroppo l’emergenza sembra destinata ad ampliarsi, anche per l’alto numero di infezioni intestinali che sta colpendo la popolazione, causando numerosi decessi.