L’Egitto è meta di viaggi per svariati motivi, soprattutto turistici.
Ma la realtà, sovente scomoda, che sta dietro il pianeta delle vacanze è conosciuta da pochi: un esempio è il lebbrosario di
Abu Zaabal, che sorge in una zona desertica a 60 km a nord del Cairo; qui sono ricoverati circa
800 malati cronici, e nel villaggio sorto intorno alla struttura vivono oltre
2000 persone.
Costruito tra il 1933 ed il 1950 per isolare i malati di lebbra e per permettere loro un adeguato trattamento, si sviluppa su una superficie totale di 300 acri ed è divisa in tre reparti: ospedale, zona maschile e femminile.
Poco più in là è sorto, grazie alla volontà della Caritas, il Centro Sociale che, oltre all’asilo frequentato da quasi
200 bambini, ospita una scuola di taglio e cucito e di alfabetizzazione. Tutte queste attività e la vita quotidiana dei reparti sono animate dall’opera appassionata ed instancabile di un gruppo di religiose che, da decenni, si sono votate all’assistenza di questi malati e delle loro famiglie.
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