In seguito al terremoto del gennaio 2010 e alla successiva epidemia di colera, Obiettivo Solidarietà si è messa in contatto con un'associazione già operante ad Haiti per inviare i contributi raccolti da alcuni soci.
Dopo gli aiuti iniziali, si è deciso di proseguire attraverso il pagamento degli stipendi di 5 insegnanti.
Abbiamo poi mantenuto il rapporto con Maurizio Barcaro, il fondatore della scuola di Port-au-Prince, che ci ha sempre mantenuti aggiornati sull'andamento della sua splendida iniziativa.
Chi volesse partecipare all'iniziativa con un versamento mensile anche minimo potrebbe farlo compilando il modulo di adesione da trasmettere firmato in formato pdf a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ovvero, con posta ordinaria, a Obiettivo Solidarietà, via Lavinio 25, 00183 Roma.
Maurizio Barcaro, il responsabile della Scuola Sibert di Haiti, ricostruita dopo il cataclisma del 2010 con i contributi di tanti colleghi, ci ha raccontato le ultime novità e ci ha inviato una lettera con gli auguri per il Natale 2013.
A settembre è stata ufficialmente dedicata un'aula alla memoria di Costantino Varricchio.
E' avanzata una piccola somma, 700 euro, con cui Maurizio ha pensato di finanziare delle borse di studio in favore di studenti meritevoli; con questo fondo è coperto l'anno scolastico 2013-14. Siamo alla ricerca di nuovi contributi per garantire le borse di studio anche negli anni successivi: ci teniamo molto perché l'istruzione, insieme con la salute, sono i due capisaldi per far uscire dalla povertà tanti ragazzi e per metterli nelle condizioni di aiutare il loro paese a superare le difficoltà.
Potete trovare ulteriori informazioni e tante foto sul sito: http://www.missionehaiti.blogspot.it/
Qualche tempo fa, tornavamo dalla città con la macchina e a un paio di kilometri da Cité Soleil, dove c’e una tendopoli ormai trascurata da tutti, ai bordi della strada c’era un ometto sui 70 anni che chiedeva la carità. Ci siamo fermati e abbiamo parlato un po con lui. Voleva qualche soldo ma noi gli abbiamo proposto di portarlo alla missione e lui ha accettato subito come fosse una manna dal cielo. Sonel viveva nella tenda della figlia e i suoi 5 figli nella miseria più assoluta.